Il coniglio è il terzo animale da compagnia in Italia e la sua diffusione sembra ancora in crescita. È un animale molto socievole che instaura profondi legami affettivi con il proprietario e si adatta molto bene alla convivenza con le persone.

Classe: Mammiferi
Ordine: Lagomorfi
Famiglia: Leporidi
Genere: Oryctolagus
Specie: Oryctolagus cuniculus

Il coniglio, sebbene da molti ancora confuso nell’Ordine dei Roditori, appartiene, insieme alle lepri (GenereLepus), ai Pika (Famiglia Ochotonidae, Genere Ochotona) ed ai conigli dalla coda bianca (Genere Sylvilagus), all’Ordine dei Lagomorfi in quanto presentano un secondo paio di denti incisivi nella mascella superiore, i cosiddetti “denti a piolo”, “denti da lupo” o dagli anglosassoni “peg teeth”.


Il coniglio è originario dell’Europa del Sud e dell’Africa settentrionale. Già i Fenici ne apprezzavano le carni e chiamavano la Spagna “Terra dei conigli” (i-shepan-im, da cui il nome poi latinizzato in Hispania). Gli antichi Romani ne iniziarono l’allevamento e anche, involontariamente, la diffusione, a causa di alcune fughe e dall’adattamento in Natura in ambienti diversi da quelli originali. Furono i monaci medievali che iniziarono il vero e proprio processo di addomesticamento iniziando ad operare una selezione in base alle caratteristiche di docilità (adattamento alla cattività) e funzionali (taglia e tipo di mantello).

Oggi esistono numerose razze di conigli che variano in funzione del colore del mantello, struttura delle orecchie, tipo di pelliccia, forma del cranio e taglia (si va da razze che pesano meno di 1 kg a più di 8 kg), anche se la maggior parte dei conigli da compagnia originano da incroci tra diverse “razze”.

 



CARATTERISTICHE ANATOMICHE E FISIOLOGICHE

Il coniglio è una preda in Natura, è sempre vigile e pronto a rapide fughe e tutto il suo organismo si è sviluppato per ottimizzare queste caratteristiche. La muscolatura, soprattutto degli arti posteriori, è molto sviluppata e potente mentre l’apparato scheletrico è molto più leggero il che predispone a facili fratture.

Le zampe anteriori posseggono 5 dita mentre quelle posteriori solo 4 provviste di unghie non retrattili.

La bocca del coniglio è molto stretta ed il labbro superiore è diviso da un solco che continua, dividendosi, nelle narici, da qui il detto “labbro leporino”. I denti sono in numero di 28, gli incisivi sono separati dai premolari da uno spazio chiamato diastema. Tutti i denti sono definiti ipsodonti e si accrescono per tutta la vita del coniglio (circa 10-12 cm per anno).

I conigli possono respirare solo attraverso le narici, la frequenza respiratoria è di circa 30-60 respiri al minuto, quella cardiaca di 180-250 battiti al minuto. Una particolarità è il movimento delle narici (“twitching” degli anglosassoni) che ha una frequenza di circa 20-120 movimenti al minuto ma che si può fermare quando il coniglio è completamente rilassato.

La cavità addominale è molto grande rispetto a quella toracica per contenere l’apparato gastro- enterico.

La maturità sessuale nel maschio avviene a circa 4-6 mesi di età a seconda della taglia, quando i testicoli si rendono evidenti nelle sacche scrotali prive di pelo localizzate cranialmente al pene, come nei marsupiali. Le femmine raggiungono la maturità sessuale intorno a 4-5 mesi di età le razze più piccole, mentre per le più grandi si arriva sino agli 8 mesi.

La gravidanza ha una lunghezza di 30-33 giorni e, a seconda delle razze, vengono concepiti da 4 a 12 piccoli, partoriti solitamente al mattino presto. I piccoli nascono completamente ciechi, sordi, senza pelo. L’allattamento dura solo alcuni minuti una o due volte al giorno ma in questi brevi periodi i piccoli riescono ad assumere una quantità di latte, molto nutriente, pari a circa il 20% del loro peso. I piccoli escono dal nido a circa 2-3 settimane e sono completamente svezzati a circa 7 settimane di età.

 



COMPORTAMENTO

Il coniglio è un animale altamente sociale, gregario con una rigida gerarchia. Sono animali molto territoriali e si riconoscono numerosi comportamenti per la marcatura del territorio: spruzzi di urina sugli oggetti, deposizione di pellets fecali ricoperti dal secreto delle ghiandole anali ed inguinali in luoghi evidenti, sfregamento del mento sugli oggetti e sui soggetti del gruppo. I comportamenti per definire la dominanza sono ritualizzati e raramente portano ad uno scontro fisico.

Il comportamento del tambureggiamento del piede è impiegato per comunicare uno stato di fastidio, di irritazione o di allerta.

L’alba ed il tramonto sono i due momenti della giornata in cui il coniglio si dedica alla ricerca ed al consumo di cibo. Per un ottimale funzionalità dell’apparato digerente devono assumere grandi quantità di fibra vegetale che serve sia come stimolo per il buon funzionalità dell’intestino che, dopo fermentazione intestinale, come fonte di nutrimento; i conigli, come le cavie ed i cavalli, sono gli unici animali in grado di ricavare nutrimento dalla fibra vegetale.

Sembra che i coniglietti vengano indirizzati a quale tipo di erbe nutrirsi in futuro iniziando a consumare, a circa 8-12 giorni, le feci che la madre lascia all’ingresso della tana. Un comportamento alimentare particolare è l’assunzione del ciecotrofo che viene consumato direttamente all’uscita dell’ano. Queste feci particolari sono il prodotto del primo passaggio dell’alimento più fine nel cieco ed è ricco di proteine e sali minerali. Sono feci più morbide, a volte a grappolo, ricoperte di muco che le protegge dall’acidità gastrica. Questo processo prende il nome di coprofagia, inizia, di solito, 3-8 ore dopo il pasto principale.

Il coniglio compie dei brevi sonnellini durante tutto l’arco della giornata ed anche durante questi brevi periodi è sempre molto all’erta, infatti, essendo preda in Natura, deve sempre essere vigile ed attento a tutti i rumori che lo circondano e pronto ad una fuga precipitosa.